Un po’ di Storia

La cooperazione sociale nasce spontaneamente negli anni Settanta in diverse zone del Paese con iniziative autopromosse e organizzate dai cittadini che, nello strumento cooperativo, trovano una valida risposta ai bisogni emergenti nelle fasce più deboli di tutta la popolazione.

Profilo Normativo

Le cooperative sociali vengono introdotte nel nostro ordinamento dalla Legge 8 novembre 1991 n. 381, recante la «Disciplina delle cooperative sociali». Questa legge, la cui vigenza e attualità è stata confermata dal nuovo Codice dei contratti pubblici, rappresenta una vera novità nel panorama legislativo italiano.

I Valori Cooperativi

Per autosufficienza di una cooperativa si intende l’abilità dei suoi soci a prendere il controllo, insieme, del proprio futuro e a non dipendere da aiuti esterni. In una cooperativa, i soci, come del resto l’intera comunità a cui la cooperativa appartiene, beneficiano delle azioni che la cooperativa stessa intraprende e delle decisioni che i soci prendono. Il concetto di autosufficienza include inoltre l’idea dell’aiuto reciproco tra i soci della cooperativa.

In una cooperativa, tutti i soci sono chiamati a prendersi delle responsabilità e devono render conto delle loro azioni e dei loro compiti. Si suppone che tutti i soci della cooperativa pensino non solo ai loro compiti e bisogni individuali, ma a contribuire all’interesse dei soci e al proprio coinvolgimento per il bene di tutto il gruppo. Al tempo stesso, questo valore si allinea con quello della solidarietà (leggere più avanti nel testo), in quanto fa appello alla responsabilità di ogni socio verso gli altri soci.

Le cooperative sono controllate, gestite e guidate dai propri soci in modo democratico. Il suggerimento di ciascun socio viene preso in considerazione e accettato in nome del progresso e dello sviluppo dei servizi e dei prodotti della cooperativa stessa. Ogni socio, indipendentemente dal suo specifico contributo, viene trattato equamente e la sua opinione è tenuta in considerazione attraverso un equo trattamento, come qualunque altra opinione.

Con il termine uguaglianza si intende garantire alle persone uguale diritto di voto e dipartecipazione alle decisioni relative a un progetto comune, indipendentemente dal contributo specifico in termini finanziari, lavorativi o relativi alla propria posizione sociale o alla propria situazione personale. Significa inoltre avere accesso a risorse e opportunità, trattando tutti i soci nello stesso modo. All’interno di una cooperativa, ciascun socio beneficia degli stessi diritti e degli stessi doveri e può accedere alle stesse opportunità.

Equità significa essere giusti e accettare le differenze tra i diversi bisogni e le diverse situazioni delle persone, garantendo a ciascuno il trattamento e le condizioni che permettono di livellare le discrepanze. All’interno di una cooperativa, equità significa dare accesso alle persone alle giuste risorse e supportarle al fine di ottenere uguali e giuste condizioni personali, sociali ed economiche.

Per solidarietà si intende che la soddisfazione dei bisogni e il raggiungimento degli obiettivi a breve e a lungo termine del singolo dipendono da e sono subordinati all’approvazione e al supporto dei soci della cooperativa, intesa come un corpo unico. Il concetto di solidarietà porta avanti quelli che sono gli interessi e gli obiettivi della cooperativa rispetto ai bisogni individuali, tenendo in particolare in considerazione quelli dei soci svantaggiati.

I Principi Cooperativi

Le cooperative sono organizzazioni volontarie e aperte a tutti gli individui capaci di usare i servizi offerti e desiderosi di accettare le responsabilità connesse all’adesione, senza alcuna discriminazione sessuale, sociale, razziale, politica o religiosa.

Le cooperative sono organizzazioni democratiche, controllate dai propri soci che partecipano attivamente nello stabilire le politiche e nell’assumere le relative decisioni. Gli uomini e le donne eletti come rappresentanti sono responsabili nei confronti dei soci. Nelle cooperative di primo grado, i soci hanno gli stessi diritti di voto (secondo il principio una testa, un voto), e anche le cooperative di grado più alto sono ugualmente organizzate in modo democratico.

I soci contribuiscono equamente al capitale delle proprie cooperative e lo controllano democraticamente. Almeno una parte di questo capitale è di norma di proprietà comune della cooperativa. I soci, di norma, percepiscono un compenso limitato, se del caso, sul capitale sottoscritto quale condizione per la loro adesione e allocano l’utile per alcuni o tutti i seguenti scopi: sviluppo della cooperativa, possibilmente creando delle riserve, parte delle quali almeno dovrebbero essere indivisibili; erogazione di benefici per i soci in proporzione alle loro transazioni con la cooperativa stessa (ristorni); sostegno di altre attività approvate dalla base sociale.

Le cooperative sono organizzazioni autonome, autosufficienti, controllate dai propri soci. Nel caso in cui esse sottoscrivano accordi con altre organizzazioni (inclusi enti pubblici) o ottengano capitale da fonti esterne, le cooperative sono tenute ad assicurare sempre il controllo democratico da parte dei soci e mantenere l’autonomia della cooperativa stessa.

Le cooperative si impegnano a educare e formare i propri soci, i rappresentanti eletti, i dirigenti e i lavoratori, in modo che questi siano in grado di contribuire con efficienza allo sviluppo delle proprie società cooperative. Le cooperative devono attuare campagne di informazione allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica, in modo particolare i giovani e gli opinionisti di maggiore fama, sulla natura e i benefici della cooperazione.

Le cooperative servono i propri soci nel modo più efficiente e rafforzano il movimento cooperativo lavorando insieme, attraverso le strutture locali, nazionali, regionali e internazionali.

Le cooperative lavorano per uno sviluppo sostenibile delle proprie comunità attraverso politiche approvate dai propri soci.